Sottotitolo: “Una fiaba e tanti giochi per bambini ai tempi del coronavirus”.
Con le illustrazioni di Giada Negri e una lettera ai genitori di Umberto Galimberti.

Perché una fiaba sul coronavirus?
Una fiaba è, da sempre, la leva più bella e profonda che, come adulti, abbiamo a disposizione per comunicare con il mondo interiore dei nostri bambini e ragazzi.
La fiaba è la possibilità più semplice che ci è data per toccare le emozioni profonde che, in questa dimensione, si liberano fra chi legge e chi ascolta. È un mondo che, per magia, si apre di fronte ai nostri occhi. Un sogno guidato, tradotto in parole e colori.In un momento storico disorientante e denso di emozioni, paure e contesti difficili da decodificare e da portarsi dentro, la fiaba di Nano Gianni e i granelli rossi è la chiave per affrontare e leggere la realtà di un’epidemia come quella del coronavirus che ha travolto inaspettatamente tutto il nostro mondo.
Un racconto vero, dove ci siamo noi e una minaccia, ma non vedrete mai il volto cattivo del coronavirus, così come esso non è visibile nelle nostre vite. I granelli rossi sono il contesto che cambia, sono un tratto nuovo della realtà da affrontare e da superare insieme, come collettività.
E, per ampliare l’esperienza della fiaba in famiglia, questo libro propone 22 giochi, per tre settimane più un giorno. Sono giochi di tipo diverso e per età diverse e sono solo uno spunto per inventarne sempre di nuovi!

Fabio Sbattella è docente del Centro Milanese di Terapia della Famiglia e dell’Università Cattolica (Facoltà di Psicologia e di Scienze della Formazione)

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