“L’ intelligenza non c’entra direttamente con la risoluzione dei problemi, è invece connessa con la capacità di partecipare a generare un dominio di consenso.
Voglio fare un esempio: il rapporto di una persona con un gatto; scelgo un animale perché pensando ad una persona pensiamo subito ad un’attività di soluzione di problemi. Prima di partire per il week end io faccio i mestieri di casa, mi faccio il letto, mentre sto facendo il letto la mia gatta ci salta sopra e allora io la tolgo, sistemo il primo lenzuolo e, a questo punto la gatta salta ancora sul letto, allora io la prendo e la metto fuori dalla finestra, in giardino, la gatta torna, io la rimetto fuori e sistemo il secondo lenzuolo e così via.
Che commento posso fare su questa gattina? Posso dire che è intelligente, che è entrata in un gioco con me. Alcuni invece direbbero che è intelligente, perché ha risolto il problema di come entrare nel letto. Se siamo meno pretenziosi scopriamo che c’è stato un modo consensuale di agire tra me e la gatta. La gatta è intelligente, io sono intelligente, perché abbiamo sviluppato un dominio di consensualità. Il linguaggio è un modo di convivere in un dominio di consenso.
I domini di consenso sono tutti intrecciati tra loro e la capacità consensuale che ci vuole per vivere nel linguaggio come viviamo noi è così grande che tutti siamo ugualmente molto intelligenti”.

Humberto Maturana, 14 settembre 1928 – 6 maggio 2021.

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